Le Fotografie di Michael Yamashita inaugurano il nuovo spazio culturale Il Purgatorio nella ex Chiesa Madre

Centuripe (EN) – Michael Yamashita. Sulle tracce di Marco Polo. Le opere del grande fotografo nippo-americano inaugurano il nuovo spazio culturale Il Purgatorio (Centuripe – 5 gennaio – 5 maggio 2024).

«Sarà inaugurato il 5 gennaio alle ore 18.00 un nuovo centro Culturale a Centuripe destinato a valorizzare le arti contemporanee. Lo spazio, adeguato grazie ai fondi delle infrastrutture sociali, è l’Ex Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio, ceduta al Comune di Centuripe grazie ad un comodato d’uso gratuito da parte della Diocesi di Nicosia. Costruita nella prima metà del Seicento la Chiesa diventa 1645 la prima Chiesa Madre di Centuripe. Con l’aumento della popolazione e la costruzione dell’attuale Chiesa Madre (fine Seicento), perde importanza e torna a essere la chiesa delle Anime del Purgatorio. Sconsacrata e abbandonata a metà Novecento è diventata, negli anni, un deposito. Negli anni Novanta è stata restaurata per preservare gli affreschi fitomorfi presenti nel presbiterio, ai lati del quale sono presenti due affreschi che raffigurano il sacrificio di Isacco a destra e le pene di Giobbe a sinistra.

Grazie a questa nuova destinazione lo spazio, dall’alto valore storico, potrà essere nuovamente fruito per ospitare mostre d’arte, concerti, rassegne di cinema, presentazioni di libri ed è destinato a diventare un polo culturale di importanza regionale.

Per il Sindaco Salvatore La Spina: “con l’apertura del centro culturale Il Purgatorio si realizza un sogno iniziato tre anni fa, quello di creare uno spazio polifunzionale destinato a valorizzare l’arte contemporanea. Ringrazio per questo Don Pietro Scardilli, che ha concesso in comodato d’uso gratuito al Comune l’ex Chiesa del Purgatorio. Oggi Centuripe può essere considerato un modello ed è in grado offrire due Musei Regionali, il Museo Archeologico e il Museo Antropologico, il centro Espositivo L’Antiquarium che ospita al momento una mostra sull’Operazione Husky e questo nuovo spazio più legato alla contemporaneità. Inaugurare il centro con un mostro sacro della fotografia mondiale come il maestro Yamashita mi riempie di orgoglio e proietta Centuripe tra i luoghi più interessanti e attivi in Sicilia dal punto di vista culturale».

Info:

Scheda tecnica e servizi mostra

Michael Yamashita – Sulle tracce di Marco Polo

Centro Culturale il Purgatorio – Centuripe (5.1.2024 – 5.5.2024)

A cura di: Biba Giacchetti e Melissa Camilli. In collaborazione con Sudest57

Ente Promotore: Comune di Centuripe. Con il Contributo di Regione Siciliana – Assessorato regionale del turismo, dello sport e dello Spettacolo

Coordinamento organizzativo: Francesca Lanuara

Identità Visiva: Oz Web agency di Osvaldo Risiglione

Organizzazione e gestione mostra: SiciliAntica

Stampa testi in mostra: Stamps Point srl

Accoglienza e visite guidate: Servizio Civile Universale

Progettazione e direzione dei lavori sala espositiva: Gaetano Leanza

Restauro e allestimento sala espositiva: Manusia Restauri con la collaborazione di Salvatore Mancuso

Inaugurazione: 5 gennaio 2024, ore 18

Prezzo del Biglietto: Ingresso gratuito

Orario: Martedì – domenica, ore 9.00 – 14.00. Chiuso il lunedì

Servizio Visite Guidate: A cura del Servizio Civile Universale

Informazioni:

Centuripe Nostra – Ufficio turistico, P.zza Lanuvio 28

ufficioturistico@comune.centuripe.en.it

Telefono: 0935 919480

Sito Web: www.centuripecittaimperiale.com

«La mostra “Sulle tracce di Marco Polo” di Michael Yamashita è stata realizzata grazie al contributo dell’Assessorato allo Sport, turismo e spettacolo della Regione Sicilia, ripercorre le orme del leggendario esploratore in un’avventura contemporanea attraverso gli affascinanti territori dell’Asia centrale, circondati per secoli da un’aura mitica e leggendaria.

I piccoli studenti tajiki
Interno chiesa 1
Monaci al Monastero di Labrang
Picco di Adamo, Provincia di Sabaragamuwa, Sri Lanka

Seguendo il percorso tracciato nel Milione, Yamashita si immerge negli scenari, nelle città e nelle culture più disparate e rivela i cambiamenti e le sfide affrontate nei vari territori nel corso dei secoli.

Partendo dall’Italia, la patria di Marco Polo, il fotografo intraprende la via percorsa dal mercante nel XIII secolo e attraversa regioni come Turchia, Iran, Afghanistan, Birmania, Cina e India.

Le immagini che ci consegna catturano con rispetto e sensibilità la bellezza mozzafiato delle montagne dello Sri Lanka, la poesia del fiume Tonle Sap al tramonto, la maestosità della Grande Muraglia Cinese, la vita quotidiana delle persone che ancora vivono lungo le rotte carovaniere di un tempo.

Attraverso i suoi scatti, apprendiamo come le tradizioni e i paesaggi di questi luoghi si siano evoluti nel corso dei secoli, mantenendo però salda la connessione con la propria storia.

Fotografia ed esplorazione diventano per Yamashita due facce della stessa medaglia e lavorano in sinergia per restituire l’essenza più profonda di queste terre antiche e del loro lascito millenario, colmando la distanza tra passato e presente.

La mostra curata da Biba Giachetti e Melissa Camilli in collaborazione con Sudest 57 vuole essere un tributo all’audacia di due esploratori, il fotografo Michael Yamashita e il mercante Marco Polo, che hanno scoperto e raccontato, ciascuno a modo proprio, mondi nuovi e situazioni inedite, ma anche un invito a continuare a esplorare e apprezzare la bellezza e la diversità di un mondo in continua evoluzione.

La mostra sarà visitabile tutti i giorni tranne il lunedì a partire dal 6 gennaio fino al 5 maggio dalle ore 9.00 alle ore 14.00».

Ph.

I piccoli studenti tajiki si aiutano reciprocamente con i compiti prima della lezione nel villaggio di Almiqit, vicino al confine tra Afghanistan e Cina. Sono tajiki delle montagne, una minoranza etnica originaria dell’Afghanistan. In questo villaggio, le ragazze indossano il rosso e i ragazzi il blu. Almiqit, Xinjiang, Cina.

I novizi monaci del Monastero di Labrang praticano il suono dei dungchen, tradizionali corni lunghi 4 metri, che verranno utilizzati nelle cerimonie buddhiste e nella chiamata alla preghiera. Il suono può essere paragonato al canto degli elefanti. Monastero di Labrang, Xiahe, Provincia di Gansu, Cina.

Centinaia di monaci al Monastero di Labrang, coperti di neve, attendono le prime preghiere. Il monastero è il più grande nella regione tradizionale tibetana di Amdo. Xiahe, Provincia di Gansu, Cina.

Il Picco di Adamo si erge tra le nuvole. Cristiani, buddisti, musulmani e induisti tutti si ritrovano sulla cima di questa montagna in armonia e pace. Picco di Adamo, Provincia di Sabaragamuwa, Sri Lanka.

Ex Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio, già Chiesa madre di Centuripe(sec. XVII), interno dopo il restauro interno.

Giuseppe Longo

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